Areantica
Nino Blasi
NOZZE DāARGENTO CON LA MUSICA E LA CULTURA TRADIZIONALE
I 25 anni di Areantica
LāAssociazione Culturale āAreanticaā, di cui sono Presidente dallāatto della sua costituzione ad oggi, ĆØ stata da me ideata insieme a Carmine Damiani, con cui ero stato operatore culturale, negli anni ā70, presso il Centro Universitario āSanta Teresa dei Maschiā dellāUniversitĆ degli Studi di Bari, in gruppi musicali diversi, rispettivamente il āCollettivo Musica Apertaā e il āCanzoniere Popolare di Bariā. Incontratici dopo un poā di tempo, abbiamo condiviso il nostro entusiasmo fondendo nello spirito della nascente associazione la ricerca demologica, lāimpegno sociale e la proposta di spettacoli.
Dopo circa due anni di attivitĆ come gruppo spontaneo, ci siamo costituiti a Bari il 29 ottobre 1992, presso lo studio del Notaio Giovanni Colletti.
Sono stati soci fondatori: Nino Blasi, Silvana Carrieri (assistente sociale), Giovanni Errico (musicista), Rosa Fiore (insegnante di Scuola dellāInfanzia ed Elementare), Monica Giametta (musicista). Successivamente si sono affiancate ulteriori figure professionali operanti nel sociale: i professori Alessandro Blasi e Michele Dragonieri (docenti di Scuola Media Inferiore e Superiore) e la dottoressa Stefania Carrieri (psicologa). Sono stati soci onorari il professor Franco Noviello, demologo della Cattedra di Dialettologia dellāUniversitĆ di Bari, e il dottor Luigi Angiuli, Presidente dellāAssociazione culturale āIl Vello dāOroā di Bari, regista, attore e autore di testi teatrali.
āAreanticaā ĆØ onorata dalla collaborazione di esperti nei diversi settori di pertinenza che hanno offerto la propria professionalitĆ , consentendole una crescita progressiva che lāha condotta a queste allargate ānozze dāargentoā.
La continuitĆ venticinquennale di vita associativa ha cosƬ permesso la costituzione di un gruppo affiatato di operatori, formatosi in corsi interni di autoaggiornamento e partecipazione a stages in qualitĆ di relatori e corsisti, garantendo una piĆ¹ diversificata rosa di interventi per campi di specializzazione, bisogni e interessi dellāutenza, cui ci siamo proposti con specifici progetti. Scopo del progetto di ricerca ĆØ rivalutare le tradizioni popolari non per trarne oggetto di nostalgica contemplazione, bensƬ per proporre nuovi contenuti, in unāatmosfera multietnica, creata sulla base di valori culturali e di civile convivenza. Ć nostro intento, quindi, rapportarci come punto di riferimento e formazione per quanti, facendo tesoro del patrimonio collettivo delle tradizioni popolari acquisito, lo potranno successivamente arricchire, rivisitare con personali contributi al passo con i tempi e trasferire in altri e diversi contesti socio-culturali.
Il complesso ed efficiente apparato dei mezzi di comunicazione, se da un lato permette il rapido ed esteso scambio di informazioni, dallāaltro ha contribuito al quasi completo accantonamento delle tradizioni popolari. āAreanticaā effettua ricerche nellāambito della tradizione orale e musicale della cultura non ufficiale in Puglia e Basilicata, che ancora sopravvive, e cui si intende garantire dignitĆ storica con registrazioni audio-visive e con la trascrizione su pentagramma.
Sulla base di tale ricerca, abbiamo rielaborato melodie popolari, ma anche composto melodie inedite, nella cui esecuzione utilizziamo strumenti musicali strettamente connessi alla tradizione, reperiti da artigiani che ancora ne curano la fabbricazione nei propri laboratori sopravvissuti allāindustria della musica.
Il ramificato campo dāazione dellāAssociazione puĆ² essere contraddistinto nei diversi settori di seguito riportati.
La ricerca
Considerata la vastitĆ del patrimonio della cultura popolare musicale, che spesso rischia di restare relegata a fenomeni locali, la ricerca etnomusicologica ĆØ stata programmaticamente concepita per la costituzione di una banca dati di registrazioni sul campo e di materiali bibliografici, documenti audio e video editi, consultabili liberamente, presso la sede sociale, da studiosi, appassionati, insegnanti, alunni, ecc., i quali, a loro volta, possono offrire il proprio contributo e arricchire lāarchivio.
I documenti iniziali sono stati messi a disposizione dal primo nucleo dei soci: si trattava di materiale in formato cartaceo, vinilico o su nastro magnetico di cui sono state elaborate schede con dati identificativi.
Tale archivio ĆØ stato progressivamente arricchito da donazioni, acquisti con fondi personali e di progetti finanziati da Enti pubblici e privati, anche in nuovi formati, per cui ĆØ risultato necessario un aggiornamento del primo catalogo adeguandolo alla svolta epocale: ĆØ in corso il trasferimento in formato digitale dei documenti precedentemente citati. Lāattuale catalogo bibliografico, audio, video e su pentagramma, grazie alla solerte attivitĆ dei soci, ha consentito lāarchiviazione, secondo i criteri classici della catalogazione bibliografica, di circa 20 000 documenti, utilizzando un programma che consente la ricerca differenziata per data e luogo di provenienza, informatore, fonte, genere musicale, forma letteraria, contenuto, occasioni rituali; ulteriori riferimenti sono inseriti per la localizzazione del testo poetico, per lāeventuale trascrizione su pentagramma, per le registrazioni audio e video consultabili presso la sede sociale di āAreanticaā e/o eventualmente altrove. Il catalogo, attualmente, ĆØ consultabile sul sito di āAreanticaā (https://areantica.wixsite.com/areantica) e sul sito istituzionale dellāIstituto scolastico āS. De Lillaā di Bari, presso il quale lāAssociazione ha allestito, nellāanno scolastico 2016-2017, un laboratorio di musica popolare. Ć in fase di pubblicazione un catalogo āparalleloā sul web in cui saranno predisposti i link per consultare velocemente ulteriori documenti direttamente attinenti.
Nel marzo 1993 āAreanticaā ha intrapreso unāattivitĆ di gemellaggio con il āCentro Studi di Storia delle Tradizioni Popolari di Puglia, Basilicata e Calabriaā, diretto dal ricercatore prof. Franco Noviello, entrando cosƬ a far parte del Comitato scientifico della rivista trimestrale Ā«Storia delle Tradizioni PopolariĀ» da lui diretta, fornendo articoli e documenti di ricerca, molti dei quali inseriti nellāampia antologia I canti popolari della Puglia in tre volumi, di cui egli ĆØ stato curatore.
Nellāanno 2005, con il Patrocinio della Regione Puglia Assessorato alla Cultura, abbiamo prodotto il CD ROM āLa musica popolare in Pugliaā, Bari, Wip Edizioni, 2005.
A settembre del 2009 ci ĆØ pervenuta una quanto mai gradita comunicazione: la Regione Puglia ha deliberato lāapprovazione del nostro progetto per la realizzazione del Convegno La memoria che vive. La musica popolare in Puglia, da realizzare entro fine dicembre dello stesso anno. Fervono i preparativi. Contatto subito il prof. Pierfranco Moliterni della Cattedra di Storia della musica moderna e contemporanea della allora FacoltĆ di Lingue e Letterature Straniere dellāUniversitĆ degli Studi di Bari, con cui avevo sostenuto da giovane un esame nel mio corso di laurea. Si dimostra entusiasta di accettare la presidenza del Convegno e mi fornisce preziose indicazioni per la fase organizzativa, che mi ha consentito di conoscere la prof.ssa Vera Di Natale e il suo allievo prof. Vito Carrassi, con i quali si ĆØ subito instaurata una reciproca stima che ci ha condotto con entusiasmo allāorganizzazione e alla conduzione, con rigore scientifico e a cadenza annuale, dei successivi otto convegni, ciascuno caratterizzato da un tema specifico, i cui risultati sono in buona parte confluiti nei tre volumi di atti da noi curati: 1) La musica popolare in Puglia tra sacro e profano; 2) UnitĆ nella storia; 3) Le culture minoritarie tra storia, musica e societĆ ; 4) Ricerca, catalogazione e diffusione; 5) Poesia, Musica, Danza, Teatro, Artigianato. La comunione delle arti; 6) La riproposta; 7) Musica e ritualitĆ nella tradizione. Il ciclo dellāanno e della vita; 8) La danza.
VII Convegno Regionale “La musica popolare in Puglia. La riproposta”. Bari. Convitto Nazionale “D. Cirillo”. Sala Polifunzionale. 27 aprile 2016. Prof. Vito Carrassi, Prof.ssa Vera Di Natale
La Gazzetta del Mezzogiorno. 12 aprile 2017
Nellāedizione del 1994 della āPiedigrotta Bareseā ĆØ stata conferita allāAssociazione la āCaravella dāArgentoā, a suggello della copiosa attivitĆ di ricerca. In questa occasione il Gruppo musicale ha avuto lāonore di esibirsi accanto al cantautore pugliese di musica popolare Matteo Salvatore.
Dalla ricerca alla divulgazione. Lāimpegno sociale
āAreanticaā ha allestito laboratori di musica, teatro e danza popolare e attivitĆ grafico-pittoriche in manifestazioni e progetti socio-culturali di volontariato e solidarietĆ sociale, anche di entitĆ nazionale, europea e internazionale (Amnesty International), a favore di minori a rischio, portatori di handicap, anziani, categorie protette, ecc., presso centri sociali, scuole di ogni ordine e grado, ospedali, orfanotrofi, case di riposo, con il patrocinio di istituzioni pubbliche e private. In particolare, a titolo esemplificativo, riporto alcune esperienze significative realizzate a Bari.
Progetti didattici presso Istituzioni scolastiche: a) Scuola Materna Comunale āFerraniniā (2001); b) Scuola Elementare āXVII Circolo Didatticoā (1998, 2002); c) Scuole Medie Superiori āV. V. Lenociā (2000, 2001, 2002), āS. De Lillaā (2017), āA. Manzoniā di Andria BA (2007).
Progetti socio-educativi in rete presso Istituzioni scolastiche nellāambito dellāOfferta Formativa: a) Istituto Educativo āMadre Arcucciā (1993); b) Scuole Elementari āRe Davidā (1995, 1999), āDe Amicisā (2000), āMameliā (2006); c) Scuole Medie Inferiori āPariniā (1999), āImbrianiā (2000, 2005, 2006, 2007); Scuole Medie Superiori āTridenteā (1997, 1998, 2000), āS. De Lillaā (2002).
Progetti di inclusivitĆ sociale in rete nellāambito del Programma Operativo Nazionale presso istituzioni scolastiche: a) Scuola Elementare āTauroā (2001, 2002); b) Scuola Media Superiore āV.V. Lenociā (2003, 2004, 2005, 2006, 2009), āGiulio Cesareā (2018), āMarconi-Haakā (2018).
Gruppo musicale G. Cesare. Bari Festa dei Popoli maggio 2018.
Progetti secondo quanto previsto dalla legge della Regione Puglia sul Diritto allo Studio in rete presso istituzioni scolastiche: a) Scuola elementare āSan Giovanni Boscoā (2008, 2009); Scuola Media Inferiore āManzoni ā Lucarelliā (2009); Scuola Media Superiore āPanettiā (2007, 2009), G. Cesareā (2008, 2009), āE. Montale di Rutigliano BA (2009) e con la entusiastica e proficua collaborazione degli Educatori Professionali Sergio Visco, presso la Scuola Media āImbrianiā (2007, 2008, 2009), e Santina Mastromarino, presso il XXVI Circolo Didattico Bari-Ceglie (2007, 2008, 2009).
Progetti per minori e anziani presso i Centri Sociali Educativi circoscrizionali di Bari: Carrassi-San Pasquale (1994, 1995, 1996, 1999, 2000, 2004, 2005, 2006, 2008), Japigia-Torre a Mare (1997, 1998, 2001, 2006), Murat-San Nicola (1998, 1999, 2000). Nel 1996 presso il Centro Sociale Educativo del Comune di Modugno (Ba).
Spettacolo finale. Scuola media “Casavola”.19-12-1996
e del Comune di Noicattaro (BA) nellāanno 1998.
Manifestazione āArchinfiore. La bassa banda del laboratorio d musica popolare. Noicattaro (BA). 24 maggio 1998
La Gazzetta del Mezzogiorno. 19 luglio 1994
Progetti di musicoterapia e danzaterapia presso i Centri di Salute Mentale ASL BA 4 (1997, 1998, 2003, 2004, 2005) e nelle corsie o negli atri delle āCliniche Pediatricheā del Policlinico e dellāOspedale Pediatrico āGiovanni XXIIIā di Bari in collaborazione con lāAssociazione āCasa di Pulcinellaā nel Progetto āArterapiaā (1999) e autonomamente negli anni successivi con gli zampognari per regalare ai degenti musica, doni e un sorriso in periodo natalizio.
Bari. Policlinico di Bari. Cliniche Pediatriche. 1999. Da sinistra: Elisabetta Puliero, Gatto Mammone, Michele Dragonieri
Contenuto comune dei laboratori ĆØ stata la drammatizzazione di canti e musiche tradizionali pugliesi il cui panorama ĆØ stato ampliato, a seconda delle opportunitĆ venutesi a determinare, in piĆ¹ vasti contesti geografici, non solo nazionali e mediterranei, fondendosi con fiabe e leggende tramite lāintroduzione di semplici coreografie di pizziche, tarantelle e tammurriate: La canzone di Bellafronte, antico poemetto di Bisceglie (Ba); La cape du Turchie, antica leggenda barese; Le avventure di Crispino e Procopio, opera popolareggiante scritta da Ambrogio Sparagna. Alcuni laboratori hanno avuto come contenuto le canzoni di Fabrizio De AndrĆ©, sempre particolarmente attento alla cultura popolare, da cui ha spesso tratto ispirazione.
Quotidiano di Bari. 12 luglio 2018.
Quotidiano di Bari. 14 giugno 2018.
La Gazzetta del Mezzogiorno. 9 gennaio 2016
Il progetto āEstate ragazziā ĆØ stato realizzato in rete con il patrocinio del Comune di Bari – Assessorato ai Diritti civili e sociali, ai sensi della legge 285/97. Nel 1997 ha avuto forma itinerante ed estemporanea, con tappe nelle nove circoscrizioni del territorio cittadino dal 14 luglio al 21 settembre. Abbiamo allestito lo spazio per i laboratori nellāarea antistante il nostro gazebo nella piazza di turno, dalle 15 alle 21 per tre giorni consecutivi.
Nel corso di ogni singola giornata si susseguivano le proposte delle singole associazioni coinvolte: attivitĆ ludico-artistiche (Cooperativa Sociale āProgetto cittĆ ā), laboratori di musica popolare (Associazione āAreanticaā), biblioteca dei ragazzi (Associazione āBottega di Mago GirĆ²ā), spettacoli di burattini (Associazione āCasa di Pulcinellaā) e in chiusura di serata spettacoli cinematografici (Cooperativa sociale āFantarcaā e Cooperativa sociale āGetā).
Nellāstate del 1998 le attivitĆ sono state svolte presso la spiaggia comunale āPane e Pomodoroā (27 luglio-7 agosto) e presso lāArena Stadio della Vittoria (24 agosto-4 settembre): in questa occasione ĆØ nata la mascotte Gatto Mammone, il testone in cartapesta che accompagnerĆ i bambini nei laboratori di āAreanticaā.
Nella successiva edizione del 1999 (22 luglio-1agosto), presso lāArena dello Stadio della Vittoriaā, Gatto Mammone ĆØ stato accompagnato dal Diavolo e da Feluccio.
La Gazzetta del Mezzogiorno. 1 settembre 1998.
Il progetto āEstate ragazziā, sempre con il patrocinio del Comune di Bari – Assessorato ai Diritti civili e sociali, ĆØ successivamente diventato āLa cittĆ dei ragazziā dallāanno 2000 al 2006 in forma residenziale, di durata annuale, in particolare a favore delle scolaresche; presso alcuni locali dello Stadio della Vittoria ĆØ stato allestito il āMuseo del Gioco e del Giocattoloā e la āBiblioteca dei Ragazziā e si sono svolte le attivitĆ dellāāAtelier delle artiā, allāinterno delle quali āAreanticaā ha curato laboratori di musica e danza popolare e corsi di tamburello e tammorra. Nellāambito di questa attivitĆ , āAreanticaā ha realizzato il Progetto āGirotondoā, una serie di Quaderni didattico-divulgativi distribuiti gratuitamente ai convenuti: Girotondo di canti (dispensa ad uso didattico sulla musica popolare, con criteri di catalogazione per generi, forme e contenuti e relative partiture musicali esemplificative), Girotondo di suoni (catalogo degli strumenti musicali popolari di Puglia e Basilicata), Girotondo di fiabe (libera rielaborazione di unāantica leggenda popolare barese con allegato CD del Gruppo musicale āAreanticaā), Girotondo di giochi (raccolta di filastrocche popolari baresi).
La Repubblica. 29 dicembre 2001.
In versione ugualmente estemporanea si ĆØ svolta lāattivitĆ di animazione effettuata in forma di volontariato svolta nei mesi di maggio e giugno 1999 e aprile e maggio 2002, presso il Campo profughi di Bari-Palese, rispettivamente a favore dei bambini kosovari e curdi, fuggiti con le loro famiglie dalle guerre in corso nei loro Paesi e momentaneamente ospiti in quella struttura. I laboratori allestiti hanno dato prova di come il linguaggio universale della musica e del disegno sia uno strumento di integrazione e di scambio tra culture e tradizioni di popoli solo apparentemente lontani e diversi.
Bari-Palese. Campo profughi. Maggio 2002.
Quotidiano di Bari. 6 gugno 2002.
Il 24 ottobre 1999 lāAssociazione Culturale āGranteatrino Casa di Pulcinellaā ha conferito ad āAreanticaā il premio āPulcinella dāOroā (X edizione), per la sezione āArte e tecnica nello spettacolo popolareā, in virtĆ¹ delle attivitĆ sociali realizzate a favore dei bambini,
āAreanticaā ha organizzato interventi di animazione musicali, teatrali e di danza legati ai cicli della vita umana e della natura, quali sagre, manifestazioni spontanee o patrocinate di vita collettiva, spesso annunciati dai banditori in costume tradizionale.
Nino Blassi, Carmine damiani. Bitonto 1993.
Lāultimo giorno di Carnevale, in diverse occasioni, per brevi percorsi lungo le vie cittadine, abbiamo coinvolto i bambini nella celebrazione di un funerale metaforico, quello per la morte di Rocco, figura tipica della tradizione popolare barese.
12 febbraio 1991. Bari. Alcuni alunni delle attivitĆ integrative pomeridiane nel cortile esterno Scuola Media Statale “E, Duse”.
Nella settimana successiva al MartedƬ Grasso abbiamo organizzato feste per ārispolverare la tradizionale Gara della Pentolaccia.
Nel periodo natalizio ĆØ possibile incontrare gli zampognari di āAreanticaā per le strade o sui sagrati delle chiese ad accogliere i fedeli che alle prime ore del mattino partecipano alla novena natalizia, o in compagnia di Babbo Natale a consegnare giocattoli ai bambini bisognosi a seguito di progetti di solidarietĆ ,
Da sinistr: Nino Blasi, Carmine Damiani. Bari 1999.
La Gazzetta del Mezzogiorno. 16 dicembre 2017.
āAreanticaā ha bandito e curato la realizzazione di quattro edizioni del Concorso letterario Moā vĆØne Nataleā¦, suddiviso in tre sezioni (poesia, racconto e ricerca).
La prima, nel 1991, ĆØ stata riservata agli alunni della scuola Media āE. Duseā di Bari e alle classi quinte della Scuola Elementare Statale āSan Girolamoā di Bari, con premiazione ed esecuzione di canti natalizi da parte degli alunni di un gruppo interclasse (21 dicembre 1991).
La Gazzetta del Mezzogiorno. 21 dicembre 2001.
Abbiamo realizzato le successive edizioni in rete con diverse istituzioni e/o associazioni, privilegiando lāoccasione per consentire un āincontro tra generazioniā.
La seconda edizione, nel 1994, ĆØ stata riservata ai ragazzi e agli anziani che frequentano il Centro Sociale Educativo Carrassi-San Pasquale di Bari, con premiazione e rappresentazione dello spettacolo La pastorale barese, realizzato dai ragazzi del laboratorio di musica popolare (17 dicembre 1994), con il patrocinio della VI Circoscrizione Carrassi-San Pasquale.
La terza edizione, nel 1995, ĆØ stata indirizzata a tutti gli alunni della Scuola Elementare āRe Davidā di Bari, con premiazione finale il 20 dicembre 1995. Allo stessa edizione bandita dal Comune di Valenzano sono stati invitati a partecipare gli alunni di tutte le scuole elementari e medie inferiori cittadine, con premiazione finale il 21 dicembre 1995 nel corso della manifestazione āIl sindaco ideale difensore dellāinfanziaā, in collaborazione con il Comitato regionale dellāUnicef.
La quarta edizione ha avuto come destinatari gli alunni dellāIstituto Professionale āDe Lillaā di Bari e gli ospiti della Casa di riposo āDon Guanellaā di Bari, per un incontro tra generazioni con premiazione e spettacolo finale il 13 dicembre 2002.
Nel 1993, Anno Europeo dellāAnziano, con il patrocinio dellāAssessorato alla SolidarietĆ Sociale del Comune di Bari, āAreanticaā ha promosso diverse attivitĆ , fra cui una gara di solidarietĆ tra le Scuole Medie Statali āE. Duseā di Bari e āN. Ingannamorteā di Gravina in Puglia, per la raccolta di giocattoli consegnati ai bambini degenti dellāOspedale pediatrico āGiovanni XXIIIā di Bari (19 dicembre 1993) da Babbo Natale e dagli zampognari. Sempre in occasione di questo Natale alcuni alunni della āE. Duseā hanno adottato gli anziani ospiti della limitrofa Casa di riposo āVittorio Emanuele IIā. Dialogando con loro hanno desunto preziose memorie che sono state raccolte e presentate al Concorso letterario di ricerca Tāarrecurde Bari, alle cui manifestazioni finali (21 e 22 dicembre 1993) hanno partecipato insieme tutti gli attuatori del Progetto, con lāesecuzione di canti popolari da parte di alcuni alunni e lāesibizione eccezionale dei cantori popolari Michele Ferrovecchio e Pasquale Murgolo di Bitonto, nella seconda giornata.
Rassegna delle Tradizioni Popolari, anno VII. N.9, Gennaio febbraio marzo 1994..
āAreanticaā ha rappresentato per i bambini lo spettacolo di burattini La magia di Hans, fiaba interattiva che percorre in forma teatrale le funzioni narrative individuate da Vladimir Propp nella sua Morfologia della fiaba: il conduttore, tra il pubblico, invita i presenti a dialogare con i burattini nella baracca al fine di innescare la magia che possa salvare la protagonista dalle sue disavventure.
Nella stagione invernale degli anni 1999 e 2000, presso la sede sociale a Bari, in via Enrico Toti 12, in collaborazione con il Gruppo teatrale āIl Vello dāOroā diretto da Luigi Angiuli, ĆØ stato allestito un teatrino ātascabileā della capienza di 32 posti a sedere riservato ai soci. Ogni sabato, a settimane alterne, si sono avvicendate Le Quindicine, che hanno ospitato artisti locali, non solo emergenti, per poi dare seguito a un appuntamento culinario, costituito da sfiziosi e semplici assaggini accompagnati da mirre tĆØste. Una volta costretti, per motivi economici, a lasciare lāampia sede sociale che ci ha consentito di realizzare il ciclo delle Quindicine, i cenacoli artistici continuano a rinnovarsi presso la cantinola della mia villetta, con numero inferiore di partecipanti, secondo la tradizionale formula della uascĆØzze.
Nel 1993 āAreanticaā ha curato lāallestimento di uno stand per Expolevante alla Fiera di Bari, con una mostra esemplificativa degli strumenti di Puglia e Basilicata e la divulgazione dei documenti di ricerca e dellāattivitĆ dellāAssociazione, unitamente a quelli del āCentro Studi delle Tradizioni Popolari di Puglia, Basilicata e Calabriaā e del āCircolo della zampognaā di Scapoli.
Nel corso delle giornate sono stati organizzati incontri-dibattito con la partecipazione di studiosi, ricercatori e amatori, nonchĆ© attivitĆ di animazione che hanno ospitato gruppi di musica popolare che si sono esibiti in forma itinerante per i viali attigui al quartiere fieristico: āGruppo di danza e canto popolare della Terra dāOtrantoā e il gruppo di canto e ballo popolare bitontino āRe Pambanelleā.
Expolevante 1993. Esibizione spontanea musicisti. Da sinistra: Umberto De Palma, Gigi Celestino, Nico Berardi, Monica Giametta.
Expolevante 1993. Da sinistra: Monica Giametta, Piergiorgio Di Lecce, Francesco Attolini, Gigi Celestino.
Nel 1994 le attivitĆ sono state ospitate nello stand della Regione Puglia, con le esibizioni, il 26 marzo, del giĆ citato gruppo āRe Pambanelleā, del gruppo di ballo popolare āCittĆ di Ostuni. Li barcaruliā e del gruppo internazionale gravinese āLa ziteā. Nel 1995, presso lo stand dellāEnte Provinciale per il Turismo, si sono esibiti il gruppo di musica popolare āAreanticaā (26 marzo 1995), il gruppo bitontino āRe Pambanelleā (1 aprile 1995) e quello dei bambini frequentanti il laboratorio di canti popolari drammatizzati presso il Centro Sociale Educativo della VI Circoscrizione Carrassi-San Pasquale di Bari (2 aprile 1995).
Nel 1996, nuovamente presso lo stand della Regione Puglia, le vie limitrofe allo stand sono state animate dallāesibizione del gruppo āAreanticaā e del gruppo folkloristico āCittĆ di Ostuni. La stella (24 marzo 1996)ā, mentre il gruppo āRe Pambanelleā e il gruppo folkloristico āCittĆ di Casamassima. La troccolaā si sono esibiti il 31 marzo.
Bari Expolevante. Gruppo Folkloristico ” Citta di Ostuni. La Stellaā 24 marzo 1996
Mostra di strumenti musicali popolari di Puglia e Basilicata
La certosina attivitĆ alla ricerca di artigiani che ancora sopravvivono allāindustria della musica ha consentito lāallestimento di una mostra di strumenti musicali popolari, con diverse varianti provenienti da altre regioni dāItalia o da altri Paesi, seguendo la canonica distinzione in cordofoni (la giga, la ribeca, la viella, la lira, la ghironda, la chitarra battente, la chitarra terzina), aerofoni (il flauto di zucca, il flauto di canna, il flauto di legno, la zampogna, la ciaramella, lāorganetto, il corno grecanico, il fischietto, la tromba di San Giovanni, la tromba del banditore, gli aerofoni-poveri e gli aerofoni-giocattolo), membranofoni (la tammorra a sonagli, la tammorra muta, il tamburello basco, il tamburo di latta, lāazzebbane, il cupa-cupa, la caccavella, il putipĆ¹) e idiofoni (le castagnette, il triccheballacche, la troccola, la raganella, il violino dei poveri, lo scetavajasse, il tamburo a risacca, gli idiofoni poveri e gli idiofoni giocattolo). Nel periodo di apertura della mostra un esperto dellāAssociazione espone le caratteristiche organologiche degli strumenti, facendone ascoltare le peculiaritĆ timbriche.
UniversitĆ degli Studi di Bari. Dipartimento Studi Classici e Cristiani. Auditorium āQuaquarelliā. I Convegno Regionale “La memoria che viveā. 13 dicembre 1999.
Puglia. 4 dicembre 2001.
Presso la propria sede sociale āAreanticaā ha organizzato corsi di tamburello tradizionale, tammorra e danze popolari pugliesi (pizzica, tarantella e tammurriata).
Dalla divulgazione allo spettacolo
āAreanticaā presenta spettacoli didattici per scuole di ogni ordine e grado e concerti di musiche, canti e danze popolari per utenza eterogenea, nella cui realizzazione si alternano diversi musicisti.
I formazione: Francesco Attolini, Alessandro Blasi, Nino Blasi, Gigi Celestino, Carmine Damiani, Gianni Errico, Monica Giametta, Rosanna Santamaria (dal 1992 al 1993).
Da sinistra: Gianni Errico, Gigi Celestino, Monica Giametta, Francesco Attolini, Rosanna Santamaria, Sandro Blasi, Carmine Damiani, Nino Blasi.
II formazione: Nico Berardi, Alessandro Blasi, Nino Blasi, Carmine Damiani, Umberto De Palma, Giuseppe De Trizio, Nico Genchi (1994).
Scapoli (IS) 1994. Da sinistra Nino Blasi, Carmine Damiani, Nico Genchi.
Bari. Sala “Gran CaffĆ© Riviera”. Convegno “Cocktail di Versi”. 6 marzo 1994. Da sinistra: Nino blasi, Francesco Attolini, Giuseppe De Trizio, Sandro Blasi, Carmine Damiani, Anna Santoliquido, Umberto De Palma.
III formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Nicola Carofiglio, Carmine Damiani, Piergiorgio Favia, Rosanna Santoro, Silvio Viggiani (1995, 1996).
Bari. Chiesa dei Carmelitani.30 dicembre 1994. Da sinistra: Nino Blasi, Silvio Viggiani, Nicola Carofiglio, Carmine Damiani, Rosanna Santoro, Sandro Blasi, Piergiorgio Favia.
IV formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Massimo Corallo, Carmine Damiani, Piergiorgio Favia, Cristina Palmiotta, Stefano Radicchio (1996, 1997).
Martina Franca (TA) 1996. Da sinistra: Cristina Palmiotta, Piergiorgio Favia, Nino Blasi, Massimo Corallo, Carmine Damiani, Stefano Radicchio, Sandro Blasi.
V formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Nicola Carofiglio, Massimo Corallo, Carmine Damiani, Piergiorgio Favia, Antonella Genga, Fabio Losito, Mino Mincuzzi (1997-1999).
VI formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Mimma Mariani (2000).
VII formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Elisabetta Puliero, Stefano Petrucci (2001, 2002).
VIII formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Angela Fiore, Elaisa Sardella, Stefano Petrucci, Nico Tedeschi (2002).
IX formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Rezi Gjeci, Elisabetta Puliero (2003-2016).
Bari. Sala Murat. 7 dicembre 2009. Da sinistra: Nino Blasi, Elisabetta Puliero, Michele dragonieri, Rezi Gjeci, Lorenzo Dragonieri, Sandro Blasi..
X formazione: Alessandro Blasi, Nino Blasi, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Giovanni Amati (dal 2017). Questāultima formazione, con la partecipazione straordinaria di altri artisti, ha allargato la produzione degli spettacoli con lāintroduzione di nuovi contenuti e atmosfere musicali, attinenti alla musica popolare: le canzoni di Fabrizio De AndrĆ©, il cantautorato popolare pugliese, le canzoni dellāimpegno degli anni ā70 , il panorama musicale popolare internazionale.
Il socio fondatore Carmine Damiani ha successivamente formato due nuovi gruppi di musica popolare (āMusici e cantoriā dal 2001 al 2005 e āLāaltro cantoā dal 2006), basati prevalentemente sulla esecuzione di brani di sua composizione, di cui Areantica ha curato la promozione del primo in diverse circostanze.
Gli spettacoli
Cimbali dāamore
Musiche e danze dal Meridione dāItalia
Cimbali dāamore ĆØ un viaggio virtuale tra i canti popolari del Meridione dāItalia, attraverso le diverse tipologie che li contraddistinguono. Prescelti per generi, forme, contenuti e di variegata provenienza geografica, in particolare, sono oggetto di esecuzione melodie popolari antiche, legate al ciclo della vita umana e della natura, nelle sue forme rituali ed espressioni artistiche (villanelle, pizziche, tarantelle, tammurriate, ecc.): affascinanti rievocazioni per le nuove generazioni.
Nelle esecuzioni sono utilizzati strumenti musicali appartenenti alla tradizione popolare anche di fattura artigianale, di cui si espongono le peculiaritĆ organologiche.
Il viaggio viene condotto da un āpopolano saggioā, che presenta i brani, intervallandoli con fantasiosi aneddoti, proverbi e modi di dire.
Una coppia di danzatori coinvolge il pubblico in un ballo di gruppo, allargando il proscenio a spazio aperto.
La santa notte dāOriente
Concerto di Natale
Lo spettacolo ĆØ una suggestiva comunicazione di voci e suoni della tradizione natalizia del Mezzogiorno dāItalia, che conduce gli spettatori alla riscoperta dei suoni e delle atmosfere magiche del Natale, a cura di sette musicisti con lāutilizzo di diversi strumenti musicali tradizionali (zampogna, ciaramella, chitarra battente, fisarmonica, organetto, viella, violino, ribeca, darabuka, tammorra, tamburello tradizionale, flauti e percussioni varie).
Le melodie si inseriscono in una finzione scenica determinata dal racconto di un narratore che, portavoce della memoria storica, narra le proprie esperienze acquisite grazie alla sua devozione per i presepi, con gli zampognari che lo accompagnano.
Arrivano gli zampognari
Concerto itinerante per zampogna e ciaramella
Un suonatore di zampogna e uno di ciaramella, nei costumi tradizionali, accolgono con i loro vibranti suoni e sostano con i convenuti alla Novena di Natale in alcune chiese della cittĆ ā particolarmente in quelle che celebrano la liturgia nella magica atmosfera evocativa dellāalba ā per le vie cittadine, tra i personaggi del presepe vivente, in concomitanza con particolari eventi di vita liturgica e non.
Gatto Mammone ci raccontaā¦ La cape du Turchie
Spettacolo per bambini
Fiaba musicale liberamente tratta da unāantica leggenda barese allāinterno della quale sono stati inseriti canti popolari del patrimonio pugliese. La narrazione viene condotta da un attore che indossa il testone di Gatto Mammone e da una danzatrice i quali, con particolari tecniche di animazione, spingono il pubblico a interagire con lāevoluzione del racconto: la scena diventa spazio aperto che consente ai bambini di ballare pizziche e tarantelle durante lāascolto dei canti. La fiaba propone le funzioni narrative evidenziate dagli studi di Propp e ripercorre le tappe evolutive della crescita infantile della protagonista Cicerenelle, attraverso il superamento delle āseparazioniā e delle difficoltĆ grazie allāausilio del āmagicoā, il fidato amico Gatto Mammone.
E nemmeno un rimpiantoā¦
Lo spettacolo ĆØ unāantologia dellāopera musicale del cantautore Fabrizio De AndrĆ©, particolarmente attento alla musica popolare non solo regionale, ma italiana e internazionale, di cui ha lasciato una singolare interpretazione. In scena, musicisti e cantanti sono accompagnati da un attore che introduce i singoli brani, tesi a evidenziare il messaggio evangelico che essi sottendono, per un fraterno abbraccio multietnico contro ogni forma di emarginazione sociale.
La buona novella
Libera rielaborazione teatralizzata dellāopera musicale del cantautore Fabrizio De AndrĆ©.
Eppure il ventoā¦ soffia ancora
Un viaggio nei ricordi attraverso le canzoni che sono state la colonna sonora degli anni dallāunitĆ dāItalia ai giorni nostri. Dunque, un viaggio nella memoria!
Da Ho visto un re a Fiume Sand Creek, dal Canto dei Sanfedisti a Brigante se more, dunque da Dario Fo ed Enzo Jannacci a Fabrizio De AndrƩ, passando per Pierangelo Bertoli, la Nuova Compagnia di Canto Popolare e Musica Nova.
Lo spettacolo Eppure il ventoā¦ soffia ancora ĆØ una proposta di pezzi musicali a contenuto storico, intervallati da piĆØces teatrali. In scena i musicisti sono accompagnati da un attore che introduce i momenti storici descritti nelle canzoni volti ad evidenziare il messaggio in difesa dei deboli e degli emarginati. Lo spettacolo risulta congeniale a tutte le fasce dāetĆ in virtĆ¹ della sua peculiare strutturazione, che consente di sottolineare lāimpatto e il fascino della musica eseguita.
Sei musicisti e una voce recitante percorrono in lungo e in largo i sentieri della memoria attraverso le sensazioni vibranti della musica.
Canciones de los pueblos
Lo spettacolo Canciones de los pueblos ĆØ una proposta di brani del folklore andino, intervallati da componimenti di poeti sudamericani quali Pablo Neruda, Gabriel GarcĆa MĆ”rquez, Victor Jara, Rafael Alberti, Isabel Allende, Violeta Parra. In scena i musicisti sono accompagnati da un attore che introduce i momenti della storia del continente sudamericano evidenziando il messaggio in difesa dei deboli e degli emarginati. Dal Machu Picchu sino alla sconfinata pianura della pampa argentina e al Pacifico, il viaggio musicale del gruppo spazia in lungo e in largo nel folklore tipico dei Paesi andini (Cile, PerĆ¹, Argentina), fino a estendere il suo raggio su quella che oggi si chiama āWorld Musicā, individuando radici comuni in ambiti diversi: non sono estranei brani di tradizione sudamericana riadattati anche da folk singers internazionali.
Lāensemble suona strumenti tipici e tradizionali (violino, cuatro, guitarra, charango, flauto, quena, rondador, bombo, maracas, tammorra).
Il denominatore comune ĆØ lāallegria e lo stare bene insieme, valido a tutte le latitudini e longitudini.
Ringraziamenti
Desidero esprimere la mia piĆ¹ sincera e profonda gratitudine non solo a tutti coloro che ho precedentemente citato nei diversi ambiti di intervento, ma anche a quanti hanno collaborato con viva partecipazione, tutti in forma di cortese ed attivo volontariato o di mero rimborso spese, fornendo positivi contributi per la crescita dellāAssociazione āAreanticaā, relativamente ai settori di seguito riportati, in cui ciascuno ha offerto prevalentemente la propria collaborazione.
Relatori dei convegni: Giovanni Amati, Luigi Angiuli, Franco Bevacqua, Alessandro Blasi, Gaetano Blasi, Abbes Boufrioua, Rocco Capri Chiumarulo, Vito Carrassi, Luigi Chiriatti, Nicola Cicerale, Comune di Chieuti, Roberto Dammicco, Stanislao De Felice, Fedele De Palma, Mario De Pasquale, Vera Di Natale, Lorenzo Dragonieri, Michele Dragonieri, Daniele Durante, Roberta Ferrara, Fabio Fortunato, Giuseppe Michele Gala, Marie ThĆ©rĆØse Jacquet, Aldo Luisi, Luigi Mangano, Mariapina Mascolo, Lorenzo Mattei, Antonio Mauriello, Pierfranco Moliterni, Massimiliano Morabito, Maria Moramarco, Maria Carolina Nardella, Otello Profazio, Elisabetta Puliero, Rezi Gjeci, Giovanni Rinaldi, Loredana Savino, Mimmo Semisa, Vito Signorile, Antonio Terlizzi, Manlio Triggiani, Cosimo Ventrella, Salvatore Villani, Tonino Zurlo.
Musica: Abbes Boufrioua, Francesco Brandonisio, Roberto Dammicco, Giuseppe De Trizio, Giorgio Di Lecce, Silvia Dragonieri, Antonella Fonderico, Maurizio Fonderico, Gianni Gelao, Gianni Grazioso, Francesco Laforgia, Gianni Laporta, Marco Mininni, Michele Napolitano, Antonella Reina, Stefania Perrone, Gaetano Romanelli, Clara Romano, Marianna Ruggieri, Pippi Scotti, Raffaella Signorino.
Teatro: Cristina Angiuli, Luigi Angiuli, Monica Angiuli, Lino De Venuto, Vito La Torre, Vito Sciacovelli.
Danza: Silvana Barbieri, Paride Catacchio, Maria Maiellaro, Anna Vitale, Anna Vox.
Laboratori: Marianna Campanile, Rosanna Favia, Lucia Polito, Antonio Terlizzi, Sergio Visco, Massimo Zenca.
Animazione: Rossella Andreassi, Carolina Blasi, Dagmara Blasi, Gianni Grazioso, Pasqualina Maffei, Tiziana Muscedra, Lucia Pedditzi, Giovanna Russo, Renato Scarpati.
Registrazioni audio: Ottavio Fabbris.
Editoria e pubblicizzazione: Wip Edizioni di Stefano Ruocco.
Realizzazione sito: Cosimo Ventrella.
Promozione: Lucia Albanese, Giovanni Angiuli.
Allestimento spazi scenici: Vito Cascarano